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Come creare un Piano Editoriale efficace

 

Come creare un Piano Editoriale efficace? Qui ti fornisco un esempio di Piano Editoriale per i social e una lista di tool da utilizzare.

 

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Sei in un negozio di calzature e i prodotti sono collocati sugli scaffali senza alcun ordine per tipologia di scarpa, colore o taglia.

 

Un caos completo!

 

Ti assalirebbe un senso di confusione e disorientamento, vero?

 

Lo stesso vale quando i canali social professionali o il blog aziendale non sono adeguatamente curati nell’aspetto e nelle tematiche affrontate.

 

E cosa fa il potenziale cliente? Scappa a gambe levate!

 

Per fortuna, c’è un ottimo rimedio a tutto questo: si chiama Piano Editoriale.

 

 

Piano Editoriale: cos’è

 

Il Piano Editoriale Digitale (PED, abbreviato) è un documento di pianificazione che consente di organizzare i contenuti da pubblicare, sui social o sul blog, per raggiungere i propri obiettivi di business. Si tratta di uno strumento creato dopo un’attenta analisi del mercato, del target, dei competitor, e definito gli obiettivi di business, mission e vision.

 

Il Piano Editoriale può essere bisettimanale, mensile o perfino trimestrale. Personalmente, preferisco lavorare con un PED trimestrale, perché permette di avere una visione strategica più lungimirante.

 

In giro si trovano molti template, ma la mia esperienza mi dice che quelli preimpostati non siano efficaci per qualsiasi tipo di business. Ogni Piano Editoriale, infatti, va modellato in base all’attività per cui viene creato.

 

Inoltre, parliamo di un documento fluido, ovvero che può subire delle modifiche durante il percorso per cui è stato pensato. Non potrebbe essere diversamente, poiché il suo scopo è di migliorare la strategia comunicativa e quindi deve adattarsi alle evoluzioni in corso d’opera.

 

 

Piano Editoriale: a cosa serve

 

Ti starai chiedendo quali siano i vantaggi del costruire un Piano Editoriale, perfino su base trimestrale, e ti sembrerà una faticaccia evitabile. In realtà, è un lavoro di organizzazione che ripaga moltissimo, in quanto serve a:

 

• Dotarsi di una comunicazione strutturata, coerente, costante e quindi efficace.

 

• Avere una strategia chiara e ben definita grazie all’individuazione degli obiettivi da raggiungere e all’identificazione dei contenuti più pertinenti e utili per il target.

 

• Realizzare un piano di pubblicazione che consente di avere sempre qualcosa di valore da trasmettere, senza mai improvvisare.

 

Perciò, qui ti fornisco la lista di ciò che non può mancare per creare un Piano Editoriale davvero efficace.

 

 

Come creare un Piano Editoriale efficace

 

Come già detto, non c’è un unico modo per creare un Piano Editoriale, ma dei passaggi imprescindibili sì, per renderlo efficace e strategico.

 

Stabilire obiettivi S.M.A.R.T

 

Dopo aver fatto chiarezza su quali siano gli obiettivi di marketing, in linea con essi, si definiscono quelli di comunicazione. Gli obiettivi devono essere S.M.A.R.T, che è l’acronimo di:

 

- Specific (specifico): gli obiettivi devono essere ben chiari e focalizzati, mai vaghi, altrimenti saranno difficilmente raggiungibili. Avere un obiettivo specifico permette di stabilire dei parametri di inizio e fine percorso e poterli confrontare.

 

Esempio: “Voglio aumentare le vendite del prodotto X del 20% al mese rispetto al precedente”.

 

- Measurable (misurabile): un obiettivo deve avere un risultato misurabile. Ciò aiuta a monitorare l’andamento della strategia, migliorarla lungo il tragitto.

 

Esempio: “Ottenere 10 nuove iscrizioni alla newsletter”.

 

- Achievable (raggiungibile): significa stabilire un obiettivo realistico, che è possibile ottenere. Molte attività si prefiggono obiettivi troppo elevati da raggiungere in poco tempo. Ci devono essere i buoni presupposti che consentano il successo. Il rischio è di perdere la motivazione e gli investimenti spesi.

 

Esempio: “Vorrei fatturare il 30% in più rispetto all’anno scorso”.

 

- Relevant (rilevante): l’obiettivo deve avere pertinenza e un peso specifico per il business. La domanda è: perché vuoi raggiungere quell’obiettivo?

 

Esempio: “Voglio attivare il canale Instagram e raggiungere i potenziali clienti di età compresa fra i 20 e 25 anni, a cui è destinata la nuova linea di prodotti”.

 

- Time-bound (definito nel tempo): è necessario stabilire una tempistica entro la quale raggiungere l’obiettivo. È utile prevedere eventuali tappe intermedie tra il punto di inizio e di fine, specialmente se il percorso è lungo.

 

Esempio: “Voglio creare e vendere 3 nuovi corsi online entro il mese di settembre”.

 

Definire il target

 

Conoscere il target del prodotto o servizio offerto aiuterà a inquadrare meglio le necessità, le incertezze, le frustrazioni e i desideri dei destinatari. Creare il profilo della Buyer Persona rende ancor più efficace la strategia. Così, il Piano Editoriale sarà ricco di spunti interessanti e di valore per il pubblico.

 

Scegliere i canali

 

Quando si ha ben chiaro quale sia il target di riferimento, è necessario stabilire quali canali presidiare. Non si scelgono i social più popolari solo perché “tutti sono presenti lì”. Decidere quali account attivare significa essere nei luoghi dove troverai le persone con cui interagire. Sì, perché dovrai instaurare un dialogo, tienilo bene a mente!

 

Focalizzare i macro-argomenti e gli argomenti secondari

 

Per realizzare una strategia ben strutturata, bisogna fissare gli argomenti pilastro su cui basare la comunicazione. Scegli dunque dai 3 ai 5 macro-argomenti che vorresti trattare. La comunicazione risulterà più coerente e affronterai dei temi sempre interessanti per il target.

 

Decidere le tipologie di contenuti e il formato

 

Ogni attività può decidere come comunicare fra tipologie di contenuto: l’intrattenimento, il motivazionale, l’educativo e il persuasivo. Di base, il formato può essere di testo, immagine, audio o video.
A seconda del canale utilizzato, si può optare per gif, reel, social post, dirette, podcast, articoli blog, newsletter, ebook, ecc.

È questo il momento in cui ideare delle rubriche o dei tipi di contenuto che possano stabilire un appuntamento con gli utenti.

 

Determinare la frequenza e la quantità di contenuti da pubblicare

 

Dato che il Piano Editoriale sta alla base di una buona organizzazione, bisogna calcolare quali sono le risorse disponibili per stabilire la frequenza delle pubblicazioni. Altrimenti, il rischio è di impazzire dietro alla creazione e pubblicazione dei contenuti.

 

Se si sa in partenza di non avere tempo a sufficienza per creare contenuti utili e interessanti che coprano 7 giorni su 7, allora sarà meglio ridimensionare il tutto a 2 o 3 pubblicazioni a settimana. La qualità premia più della quantità.

 

Definire le KPI (Key Performance Indicator) da misurare

 

Un Piano Editoriale perfetto si conclude con la definizione, nero su bianco, delle metriche da monitorare lungo il percorso. Questi parametri saranno una bussola per orientarsi verso la strategia più proficua.

 

Come dicevo, il Piano Editoriale è uno strumento in continua mutazione e può riadattarsi alla situazione.

 

Tool per Piano Editoriale

 

Ci sono diversi tool gratuiti per stimolare la creatività, pianificare i contenuti dei social o del blog e trovare argomenti di tendenza, come:

 

- Answer the public: digita le parole chiave dell’argomento che vorresti trattare. Esempio: “torta di mele”. Ti restituirà tutto quello che gli utenti cercano sui motori di ricerca.

 

- Pinterest: è un social, ma anche un archivio di grande ispirazione su ciò che piace alle persone. Anche qui, digita la parola chiave e vedi cosa ti restituisce.

 

- Feedly: è un aggregatore di notizie su qualsiasi campo d’interesse (tech, finanza, scienza, politica, gastronomia, sport, viaggi, ecc). Grazie ad esso puoi restare informato sulle ultime news del tuo settore.

 

- Google Trend: anche qui, digita le parole inerenti all’argomento che vorresti affrontare e questo prezioso strumento di Google fornirà spunti interessanti.

 

 

Il Calendario Editoriale: cos’è

 

In molti fanno confusione e parlano di Piano e Calendario Editoriale come se fossero la stessa cosa. Beh, non è affatto così!

 

Il Calendario Editoriale è un documento per schematizzare e organizzare le pubblicazioni, stabilisce la data e l’ora di uscita dei contenuti in modo strategico. Quindi contiene anche gli eventuali hashtag o tag e categorie. Insomma, possiamo dire che è la prosecuzione del Piano Editoriale.

 

Il Calendario Editoriale aiuta a tenere il ritmo delle pubblicazioni, quindi a stabilire quando pubblicare. Il Piano Editoriale, invece, ha lo scopo di definire cosa, come, perché e per chi pubblicare.

 

Per organizzare il Calendario Editoriale ti consiglio di provare:

 

- Trello,

 

- Asana,

 

- Airtable,

 

- File Excel o Google Fogli,

 

- Google Calendar.

 

Non importa quale tool sfrutterai, ma come creerai il documento: facile da leggere grazie all’uso dei colori per distinguere a colpo d’occhio le informazioni importanti.

 

 

Esempio di Piano Editoriale social

 

Per dare un’idea, vediamo un esempio di Piano Editoriale bisettimanale - molto molto schematizzato - per un’attività che fa già del buon marketing tramite i social e ha una community fidelizzata:

 

Attività:

Ristorante Amore & Psiche: un luogo sofisticato, romantico e adatto alle coppie.

 

Obiettivo di marketing:

Ottenere il ‘tutto prenotato’ per la serata di San Valentino.

 

Obiettivo di comunicazione:

Ottenere prenotazioni per la cena di San Valentino dal 20% dei follower della pagina in due settimane.

 

Target:

Coppie di fidanzati o sposati.

Dai 35 ai 55 anni.

 

Temi:

Cena di San Valentino:

 

- Il menù dedicato alla festa.

 

- Domande e sondaggi.

 

- Citazioni sull’amore.

 

- Mini rubrica ‘Cosa accadrebbe se ti dimenticassi che è San Valentino?’ con una pubblicazione settimanale. Creare dei contenuti ironici sulle rovinose conseguenze della dimenticanza, per cui il ristorante si presta come ottimo rimedio alla serata.

 

- Sconto di 14€ sul menù per chi prenota da Facebook per il 14 febbraio entro le 14:00 della stessa data.

 

Tipologia:

 

- Meme

 

- Video

 

- Caroselli

 

- Social post

 

- Domande e Sondaggi.

 

Frequenza pubblicazioni:

3 a settimana.

 

Metriche:

Numero di clic sul tasto “Prenota”.

 

 

Piano Editoriale efficace: la checklist

 

Puoi salvare questa check list per creare il tuo Piano Editoriale efficace:

 

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Cosa possiamo fare insieme?

 

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